Il Museo delle Miniere nel Granaio, a Cadipietra

La vita dei minatori, “lavoratori del sottosuolo”, non era certo tutta rose e fiori, e non si addiceva a chi non fosse dotato di nervi saldi. La montagna era infatti pericolosa e imprevedibile. Non a caso, nessun'altra professione ha mai avuto così tanti santi protettori, chiese e cappelle dedicati. Una devozione che non ci si sarebbe certo aspettati da parte dei minatori, spesso descritti come rissosi e litigiosi. 

Il Museo delle Miniere ospitato nel granaio di Cadipietra ha aperto i battenti nell'autunno del 2000. La maggior parte degli oggetti esposti proviene dalla collezione mineraria dei Conti di Enzenberg, ceduta a titolo gratuito all'Alto Adige. 

A metà del XV secolo, quando l'attività estrattiva era già in pieno svolgimento, il granaio di Cadipietra divenne la sede amministrativa della miniera di Predoi. Il granaio era principalmente adibito a magazzino dove venivano conservati i cereali, ma anche materie prime per gli utensili da lavoro e per l'illuminazione. 

Il concetto del progetto del Museo delle Miniere è basato su un orientamento di tipo artistico, che consente una chiara rappresentazione della vita quotidiana dei minatori grazie all'ausilio di immagini, filmati e sculture.

Diverse stazioni, che sintetizzano le singole aree tematiche, accompagnano il visitatore alla scoperta del Museo. Sono inoltre a disposizione tre computer, che vi apriranno le porte del “gabinetto virtuale delle meraviglie”. Basterà cliccare sul mouse per poter esplorare la collezione Enzenberg, con la possibilità di selezionare singoli modelli e animarli virtualmente. Naturalmente qui troverete anche informazioni aggiuntive sul tema delle attività estrattive. 

Viaggiate indietro nel tempo e scoprite, fra le altre cose, come i cercatori di minerali riuscissero a individuare i giacimenti armati esclusivamente di grande spirito di osservazione dei fenomeni naturali e una bacchetta da rabdomante …

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